Attrazione non significa star bene insieme

Valter Psicofelicità
3 min readJul 12, 2019

--

Nella maggior parte dei casi, la relazione di coppia parte da un’attrazione reciproca. Alcuni confondono persino l’attrazione per amore: l’emozione travolgente, la passione, l’impulso possente, li porta a credere che “debba essere amore”. Questa “confusione in amore” può facilmente portare a problemi di relazione.

Un’altra fonte di possibili problemi, è credere che l’attrazione comporti necessariamente l’intesa o la compatibilità col partner; l’errore di associare alla fortissima emozione, la convinzione di essere fatti “l’uno per l’altra”. Questo può accadere, certo, ma molto spesso è un’illusione. E quando ci basiamo su convinzioni illusorie, le cose non vanno mai come ci aspettiamo.

Definire l’attrazione

Tanto per essere chiari, iniziamo col definire l’attrazione. Con questa parola, intendo il desiderio istintivo e potente, quasi “magnetico”, che ci spinge verso una persona; quasi sempre associato al desiderio sessuale (o comunque di contatto fisico), e al bisogno di “fare proprio” l’altro. Per certi versi, si può associare all’archetipo di Eros.
E’ facile — come dicevo — confondere l’Eros con l’amore; già i Greci antichi sentirono l’esigenza di distinguere tra i vari tipi di legame amoroso (da loro chiamati Eros, Philia, Agape). Senza dimenticare che, molto spesso, questi si presentano in qualche modo intrecciati.
Anche se queste diverse dinamiche meritano un approfondimento a parte, possiamo dire che l'amore vero e proprio è caratterizzato da uno slancio a donare (anche disinteressato), mentre l’attrazione dalla bramosia di prendere e possedere l’altro.

Gli antichi Greci
distinguevano vari tipi di amore:
Eros, Philia, Agape

Da dove nasce

L’attrazione può essere suscitata da diversi fattori; il luogo comune vuole che nasca dalla bellezza o dal fascino, ma esistono motivi molto più complessi e profondi. In un altro post espongo come funziona l’attrazione, ma tra i motivi principali possiamo elencare:

  1. La bellezza
    (ricordando che è un concetto relativamente soggettivo e personale)
  2. Fascino / Carisma / Energia personale
  3. Una compatibilità biochimica
    (la cosiddetta “chimica” tra due persone, probabilmente associata a una compatibilità genetica, ovvero al potenziale di procreare figli sani)
  4. Proiezioni genitoriali (e/o modelli psicologici inconsci).

Analizzando questa lista, è piuttosto evidente come questi fattori non abbiano molto a che vedere con la compatibilità o affinità tra i partner:

  1. Certo la bellezza non dà alcuna garanzia in questo senso
  2. Fascino o carisma possono avvincerci, ma non dicono se andremo d’accordo
  3. La “chimica” ci dice che i nostri corpi staranno bene insieme, ma non ha nulla a che fare col carattere
  4. Le proiezioni assicurano quasi sempre un elevato grado di conflittualità, proprio perché sono “schermi” su cui proiettiamo problemi irrisolti (che non sappiamo o vogliamo vedere).

L’attrazione può accecarci

L’effetto dell’attrazione erotica è così potente che può renderci del tutto ciechi a come la persona desiderata sia realmente:

  • Magari lei ha un volto angelico, ti sembra la Madonna discesa dal cielo e sogni la tua vita con lei…
    ma forse ha un carattere terribile: è arrogante, pretenziosa, gelosa e possessiva, pensa di avere sempre ragione e non smette di parlare.
  • Magari lui ha un corpo scultoreo, ti fa venire le “farfalle nella pancia” e lo vedi come padre dei tuoi figli…
    ma forse è un narcisista psicopatico, che pensa solo a se stesso, ti vede come un oggetto, ti tradisce quando gli va, e se ti lamenti ti mena pure.

Com’è ovvio vivere vicino a questo tipo di persone risulterebbe un inferno. Eppure l’attrazione ce li fa vedere come fantastici e desiderabili, e ci fa ignorare tutti i “segnali negativi” che ci dicono di stare alla larga da loro (così come ignoriamo gli avvisi di amici e parenti).

Questo è uno dei motivi principali per cui molte relazioni finiscono: essendo basate principalmente sull’attrazione, pian piano i conflitti di personalità (che all’inizio dell’innamoramento tendiamo ad ignorare) emergono fino a logorarci e separarci.

Scegliere un partner basandoci soltanto sull’attrazione, è un po’ come scegliere un’auto solo perché ha una linea che ci affascina — senza avere idea delle sue caratteristiche (prestazioni, consumi, sicurezza, affidabilità, comfort, spaziosità, accessori…). Una scelta così “alla cieca” porta quasi sicuramente a ritrovarsi insoddisfatti a breve, una volta che scopriamo tutti i dettagli che prima avevamo ignorato.

L’attrazione può renderci ciechi
a come l’altra persona sia realmente

Attrazione per chi è fuori portata

Senza contare i casi in cui proviamo un’attrazione straordinaria perché l’altro ha un “valore” molto più elevato del nostro (in quanto possiede bellezza, fascino o potere fuori dal comune). In questi casi la nostra attrazione non indica alcuna compatibilità reciproca, poiché quella persona difficilmente proverà interesse per noi (sapendo di poter avere molto di meglio).

[…]

Leggi l’articolo completo sul blog Psicofelicità: “Attrazione non significa star bene insieme

Se quello che hai letto ti è piaciuto, clicca sulla mano che applaude qui sotto, grazie! :-)

--

--

Valter Psicofelicità
Valter Psicofelicità

Written by Valter Psicofelicità

Mi occupo di crescita personale da 40 anni. Nel mio blog parlo di migliorare se stessi, la propria vita e le relazioni, per vivere meglio ed essere più felici.

No responses yet