Come chiudere una relazione

Valter Psicofelicità
3 min readMay 14, 2023

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Terminare una relazione (in modo maturo, sensibile e compassionevole) è una capacità importante quanto quella per iniziarne una — ma ci dedichiamo ad essa in maniera infinitamente minore. Solitamente siamo del tutto impreparati e inadeguati ad affrontarla; esitiamo, farfugliamo, rimandiamo, ci mostriamo distanti…

C’è una ragione per cui ci comportiamo in modo così confuso. Non è perché siamo incapaci o stupidi o crudeli. E’ perché cerchiamo di essere gentili; vorremmo a tutti i costi evitare di ferire l’altra persona. Questa è l’origine della nostra apparente inettitudine, stupidità e crudeltà.

Vogliamo apparire buoni

Ci tratteniamo dall’essere freddi e cerchiamo di essere buoni, perché siamo sentimentali. L’essenza del sentimentalismo è voler essere apprezzati, anche da parte di coloro che non ci piacciono più, e di cui ormai ci importa poco. E’ il desiderio narcisistico di continuare a ricevere emozioni positive senza volerne pagare il prezzo.
Ma l’essere buoni non ha alcun ruolo da svolgere nella fine tormentata di una relazione. Essere dolce e comprensivo ha il solo risultato di prolungare il tormento per l’altra persona. Se ci comportiamo con tanta tenerezza — può pensare l’altro — come può essere che intendiamo davvero dire le parole sgradevoli che stiamo dicendo? Davvero possiamo essere così affettuosi, e al tempo stesso dire che è finita?

Eliminare la speranza

Quando vogliamo lasciare qualcuno, dobbiamo prima di tutto eliminare la speranza. Ma invece, fin troppo spesso, esitiamo e giriamo intorno al punto. Marcel Proust osservava saggiamente: “Alla fine di una relazione, è quello non innamorato a fare i discorsi teneri”.
Due partner che si separano possono ritrovarsi in questa situazione paradossale: una persona piange perché viene lasciata, e l’altra piange a causa dell’angoscia che l’aver dichiarato la separazione le causa; e le lacrime di quest’ultima vengono interpretate dalla persona lasciata come un segno che l’altro tiene ancora a loro (e in un certo senso può darsi che ci tenga, ma come essere umano, non più come partner).

Il modo più “gentile” per terminare una relazione è quello di parlare in modo estremamente franco e diretto, senza fare giri di parole o indorare la pillola; bisogna essere così onesti e “spietati”, da non lasciare all’altra persona alcun dubbio sul fatto che non siamo (più) una persona buona e amorevole nei loro confronti.
Il modo veramente coraggioso di lasciare qualcuno, è quello di consentire a te stesso di essere odiato dalla persona che ti ama.

Non esitare, non prolungare, non mentire

Non c’è ragione di esitare, e non ci sono scuse valide per farlo. Non pensate di star facendo un favore a qualcuno, se continuate a prolungare in loro l’illusione di essere voluti. La loro più grande priorità è quella di smettere di sprecare la loro vita. Non raccontarti che non potranno mai trovare nessun altro come te: perché potrebbero crederci, e persino dirti amorevolmente che è proprio così.
Ma non potranno più crederci quando finalmente capiranno chi sei, e cosa vuoi veramente. La vera bontà d’animo consiste nell’allontanarsi — anche se la vacanza è stata prenotata, o avete firmato il mutuo, o la data del matrimonio è fissata, e sarà terribilmente imbarazzante dirlo a tutti.

Non c’è niente di sbagliato nel decidere che qualcuno non fa per voi (non è affatto vero che l’amore autentico deve durare per sempre).
C’è invece molto di sbagliato nel rovinare una parte significativa della vita di qualcuno, mentre continuate a mentire loro, ed esitate in modo codardo e sentimentale a togliervi di torno.

Ancora amici? E’ possibile ma…

Nonostante quanto detto sopra, a volte è possibile rimanere amici dopo la fine di una relazione; specialmente se entrambi provano ancora affetto e stima per l’altra persona. In genere bisogna però lasciar prima passare un certo tempo, e sono comunque necessarie una serie di condizioni, che esploro nel post “Si può essere ancora amici fra ex partner?”.

“Lasciare qualcuno richiede forza. Uno costruisce sull’altro e lasciarlo significa anche lasciarsi.”
(Efraim Medina Reyes)

Se questo testo ti è piaciuto, puoi trovare altri articoli interessanti sul mio blog “Psicofelicità”.
(Migliorare se stessi, la propria vita e le relazioni grazie a psicologia, crescita personale e consapevolezza)

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Written by Valter Psicofelicità

Mi occupo di crescita personale da 40 anni. Nel mio blog parlo di migliorare se stessi, la propria vita e le relazioni, per vivere meglio ed essere più felici.

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