Perché le donne non vogliono (più) ‘bravi ragazzi’ e uomini normali
Avete mai l’impressione che, in passato, le relazioni sentimentali andassero in modo diverso? In effetti non avete tutti i torti; non è solo un effetto nostalgia. Scelte di coppia e matrimoni funzionavano in modo ben diverso secoli addietro, od anche solo 70 anni fa.
Ovviamente questi cambiamenti accadono per una serie di motivi, ma in questo post esaminerò il motivo principale per cui i “bravi ragazzi” (cioè uomini stabili, rassicuranti, magari non eccitanti ma affidabili) nella nostra epoca vengono visti come poco appetibili dalla maggioranza delle donne.
Sono cambiati i bisogni
Non dipende da un cambiamento di valori, come alcuni pensano (gli esseri umani non cambiano radicalmente nell’arco di poche generazioni). Invece, dipende da un cambiamento di bisogni e priorità. Poiché principalmente le relazioni sono basate sulla soddisfazione dei bisogni, sono questi a dirigere le nostre scelte:
- Se ho “fame d’amore”, tenderò a scegliere qualcuno che mi fa sentire amato.
- Se sono una persona materialista, preferirò chi mi offre benessere economico.
- Se ho paura di non farcela da solo e temo per la mia sopravvivenza, sceglierò chi mi offre sostegno, sicurezza e protezione.
Prima le donne dipendevano dagli uomini
Uno dei cambiamenti più significativi avvenuti in Occidente nell’ultimo secolo (od anche solo negli ultimi 50 anni in certi Paesi), è che le donne hanno conquistato autonomia ed indipendenza economica. Prima di questa “rivoluzione”, la maggior parte delle donne non poteva mantenersi od essere indipendente, quindi dipendeva sempre da un uomo per il suo sostentamento, sicurezza e posizione sociale.
Questo portava le donne, in generale, a preferire uomini stabili, affidabili, che offrivano loro sicurezza e supporto — sia in senso economico che emotivo e sociale. La vita era dura e non c’era molto spazio per “colpi di testa” o romanticherie. Certo, molte donne sognavano comunque il “grande amore” o una storia passionale, ma poi in concreto tendevano a fare scelte più pratiche.
Quelle donne che invece inseguivano maggiormente sentimenti e passioni, non solo si ritrovavano spesso a mal partito (non di rado “sedotte e abbandonate”, magari incinte, con scarso supporto dalla società), ma erano anche stigmatizzate dalla cultura dell’epoca. Un tipico esempio è il personaggio di Madame Bovary (nel romanzo omonimo di Gustave Flaubert, pubblicato nel 1856), i cui ideali romantici la portano all’infelicità e poi al suicidio.
Ora le donne sono indipendenti
Al giorno d’oggi, invece (e approssimativamente dopo la metà del XX secolo), le donne sono diventate indipendenti: lavorano, si mantengono, hanno una loro vita autonoma. Questo ha cambiato le loro priorità: ora che la sopravvivenza non è più un problema, passioni e sentimenti vengono al primo posto.
Questo le porta a preferire gli uomini più attraenti, eccitanti, quelli che smuovono gli istinti ed accendono la passione erotica (questi sono, essenzialmente, gli uomini più belli e quelli più virili, forti e dominanti, ovvero i “maschi Alfa”).
Per contro gli uomini “normali”, non particolarmente avvenenti ma dotati di buone qualità umane e concrete (definibili anche “maschi Beta”), vengono visti come “poco attraenti” e spesso relegati al ruolo di amico. Gli stessi uomini che, un secolo fa, sarebbero stati scelti perché affidabili, rassicuranti e in grado di offrire stabilità, oggi vengono visti come “noiosi” dalle donne.
Le donne non hanno chiaro cosa vogliono
Se chiediamo alle donne il motivo di queste scelte, in genere riceviamo risposte vaghe o nebulose: “Ho perso la testa per lui”, “Mi fa impazzire”, “Mi fa sentire le farfalle nella pancia”… o, riguardo gli uomini ignorati o scartati, “Non è scattata la scintilla”, “Gli manca quel quid”, “E’ una bella persona ma non mi accende”… In pratica vogliono fortemente un certo tipo di uomo, ma non sanno davvero il perché.
Oppure spiegano tutto con l’amore; inconsapevoli che quello che chiamano “amore”, molto spesso è eccitazione e attrazione erotica (specialmente all’inizio, nella fase dell’innamoramento).
E’ per queste ragioni che, in genere, quello che le donne dicono a proposito del tipo di uomini che vogliono, è spesso fuorviante, inutile o persino controproducente: non capiscono bene cosa le smuove, oppure non lo dicono apertamente (per esempio molte donne vogliono un partner che sessualmente le possieda con vigore animalesco, ma poche lo ammettono). Sempre per lo stesso motivo, i consigli di seduzione dati dalle donne spesso servono a ben poco o provocano danni.
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