Qualche segreto sulla sessualità femminile

Valter Psicofelicità
3 min readNov 25, 2020

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Prendo spunto da due articoli (in inglese), per rivelare aspetti della sessualità femminile che non tutti conoscono, e smentire certi stereotipi purtroppo diffusi.
In effetti, la sessualità delle donne è un argomento che suscita forti opinioni (spesso infondate) e prese di posizione. Non è un caso — credo — che essa sia stata oggetto di controllo, svalutazione e repressione da millenni; una ragione sembra essere che i maschi ne sono spaventati. Forse perché è più “possente” della loro?

Alle donne il sesso piace

Quando ero giovane, credevo che le donne fossero poco interessate al sesso; mi ci sono voluti anni per scoprire quanto fosse falso! Tutt’oggi circola il luogo comune che vuole le donne relativamente indifferenti al piacere, o comunque alla sessualità fuori da una relazione sentimentale: non è proprio (o sempre) così.
Alle donne il sesso piace. Eccome! (però lo vivono diversamente dagli uomini). Il piacere femminile può essere più intenso, profondo e duraturo di quello maschile; le donne possono essere multi-orgasmiche. La sessualità femminile, quando vissuta pienamente, appare di un ordine di grandezza superiore a quella maschile.
Il problema è che, per una serie di ragioni, molte donne reprimono il proprio desiderio, o non vivono la propria sessualità con pienezza; e quelle che lo fanno, di solito non lo dicono in giro.

Il piacere femminile può essere
più intenso, profondo e duraturo
di quello maschile

Più qualitativa, meno quantitativa

Una volta stabilito che la sessualità può essere appagante per le donne quanto (e più) che per gli uomini, va precisato che i due generi tendono ad approcciarla in modo diverso.

  • Le donne sono più selettive, gli uomini sono più disponibili (a volte è vero che “Basta che respiri”…).
  • Le donne cercano una maggiore qualità, gli uomini preferiscono la quantità (una donna rinuncia facilmente a del sesso mediocre; per un uomo può essere comunque “meglio che niente”).
  • Le donne si frenano di più, temono il giudizio, si preoccupano delle opinioni altrui; alcune pensano ancora che godersi il sesso sia “da puttana”.
  • Per molte donne la sessualità non può essere separata dalla dimensione affettiva, ma non è così universale come si crede (può dipendere dalla personalità, dall’età, dalla situazione, dall’educazione… e dal maschio che hanno davanti).

Le donne, che bugiarde

Nelle ricerche fin dal 1960, gli uomini hanno abitualmente dichiarato di aver avuto più partner sessuali di quanto dichiaravano le donne — il che è statisticamente impossibile.
In precedenza si supponeva che questa incoerenza fosse dovuta agli uomini che esageravano le loro conquiste. Uno studio rivela che, in queste ricerche, gli uomini sono piuttosto sinceri, mentre le donne tendono a mentire, specialmente se pensano di essere giudicate.
La psicologa Terri Fisher spiega che “Le donne sono più sensibili alle aspettative sociali riguardo il loro comportamento sessuale, e possono essere meno oneste” a riguardo; le donne — prosegue — sembrano sentirsi spinte a corrispondere alle aspettative che le vogliono più inclini alle relazioni e non promiscue.

La ricerca si è svolta su 200 studenti tra i 18 e i 25 anni, divisi in tre gruppi:

  1. il primo gruppo ha compilato i questionari sapendo che i ricercatori potevano controllare le risposte;
  2. il secondo gruppo ha risposto in modo anonimo;
  3. il terzo gruppo era collegato a un poligrafo (la “macchina della verità”).

Questi sono stati i risultati:

  1. Le donne che pensavano di poter essere giudicate dai ricercatori dissero di aver avuto — in media — 2,6 partner sessuali;
  2. quelle che rispondevano in modo anonimo indicarono 3,4 partner;
  3. ma quelle che credevano di poter essere “scoperte” dal poligrafo (in realtà finto), dissero di aver avuto 4,4 partner.

In pratica, nella situazione in cui mentire sarebbe stato scoperto, le donne sono arrivate ad ammettere il 70% in più di partner di quelle che temevano il giudizio; questo spiega la differenza nelle risposte di uomini e donne, con queste ultime che temono di essere etichettate come “donne facili”.
Per contro, le risposte degli uomini non sono variate sensibilmente: quelli collegati al poligrafo hanno dichiarato una media di 4,0 partner, mentre quelli del primo gruppo 3,7.

La Fisher conclude che “Viviamo in una cultura che si aspetta davvero un comportamento sessuale diverso” per le donne e per gli uomini. E’ ancora molto diffuso (anche in chi si dichiara “moderno”) un doppio standard, per cui un uomo che ha avuto molte partner è un “vero uomo”, uno “stallone”, mentre una donna che faccia lo stesso sia “immorale” o una “poco di buono”.

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Written by Valter Psicofelicità

Mi occupo di crescita personale da 40 anni. Nel mio blog parlo di migliorare se stessi, la propria vita e le relazioni, per vivere meglio ed essere più felici.

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