Perché la sessualità viene giudicata e condannata
Al giorno d’oggi può sembrare che l’espressione della sessualità sia libera e persino incoraggiata — almeno in Occidente. A molti sembra di vedere messaggi sessuali ovunque: nelle pubblicità, nelle notizie, su Internet. Ma in realtà la questione non è così semplice: se da una parte è vero che di sesso si parla spesso, è altrettanto vero che riceviamo anche molti messaggi negativi o giudicanti a riguardo:
- Una persona sessualmente spregiudicata viene considerata immorale, o anormale.
- Una donna sessualmente vivace viene additata come “puttana” o “poco di buono”.
- Un uomo che fa sesso con molte partner, se da alcuni viene invidiato, da altri viene visto come immaturo, egoista o inaffidabile.
- Per non parlare dei tradimenti, tanto aspramente condannati quanto diffusi (indice quindi di ipocrisia sociale: si esalta la monogamia, non riconoscendo quanto raramente funzioni).
Solo perché la pubblicità è piena di ammiccamenti erotici, non dobbiamo pensare che questo indichi apertura mentale: la pubblicità serve a vendere (spesso cose superflue), non a far sentire bene le persone.
La sessualità dissociata
Pare evidente, quindi, che nella nostra società sia in opera una specie di “dissociazione”: da una parte il sesso sembra ovunque, dall’altra viene spesso visto con sospetto, disprezzo e condanna (se può consolare, negli Stati Uniti sembrano più dissociati di noi: laggiù persino l'apparizione di un capezzolo crea scandalo).
Questa condanna opera spesso in modi diversi a seconda del genere:
- Il desiderio femminile viene sminuito o negato: viene spesso sostenuta la tesi per cui alle donne il sesso interessa poco, oppure interessa solo se associato all’amore (entrambe cose non vere). Inoltre la sessualità femminile viene spesso giudicata o repressa.
- Il desiderio maschile viene svalutato o ne viene negata l’importanza: raramente viene riconosciuto che per un maschio fare sesso è un’esigenza quasi fisiologica, necessaria al suo benessere*. Questo bisogno viene sottovalutato, giudicato segno di debolezza o immaturità, oppure riceve condanna e svilimento (una donna non amata suscita compassione; un uomo che non riesce a fare sesso viene disprezzato o deriso).
* Anche per le femmine fare sesso è importante, ma sembra che per i maschi sia un bisogno più necessario e totalizzante (non saprei quanto il minore bisogno femminile sia una differenza innata oppure dovuta ad influssi culturali).
Inoltre, per gli uomini un’attività sessuale frequente ed appagante è necessaria per sentirsi amati. Per approfondire l’importanza del sesso per l’uomo, segnalo quattro validi articoli: “The truth about men and sex”, “What sex means to a man”, “How important is sex for a man”, “A man’s view: how important is sex in a relationship?” (in inglese; non ho trovato fonti adeguate in italiano).
Per gli uomini
un’attività sessuale frequente
è necessaria per sentirsi amati
Fare sesso fa bene a corpo e mente
Questa avversione verso la sessualità permane nonostante sia ormai dimostrato scientificamente quanto un’attività sessuale appagante contribuisca alla salute fisica e mentale di entrambi i generi (le fonti a riguardo abbondano: basta cercare su Google “attività sessuale benefici”. Due esempi autorevoli: “Dieci motivi per cui il sesso fa bene alla salute”, “The Health Benefits of Sex” — in inglese).
I motivi per cui giudichiamo il sesso
Da dove nasce questa dissociazione? Quali fattori portano ancora a condannare un’attività così importante e benefica per la salute fisica e mentale? Di ragioni ce ne sono diverse, sia su un piano storico che sociologico. Di seguito cito quelle che mi sembrano più rilevanti (naturalmente queste sono semplificazioni; l’argomento è ben più complesso).
Millenni di cultura sessuofobica
L’Occidente è influenzato da 2000 anni di Cristianesimo, che — come molte altre religioni — è fortemente sessuofobico (hanno persino inventato la gravidanza di una vergine). Anche se l’influsso religioso è in diminuzione, è comunque parte della nostra cultura, quindi tocca anche i non credenti.
La mentalità cristiana ha sempre visto con sospetto e disprezzo l’esuberanza erotica: giudicando e svilendo quella maschile, demonizzando quella femminile. Contrapponendo inoltre la fisicità (bassa) allo spirito (elevato).
Conseguenza: condanna del piacere e della carnalità.
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Leggi l’articolo completo sul blog Psicofelicità: “Perché la sessualità viene giudicata e condannata”
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